LUMINESCE DI JEUNESSE

Come combattere i segni del tempo?

I filtri di Instagram ci hanno abituato fin troppo bene perché ci consentono di eliminare le nostre piccole odiosissime rughe e di dare una luce nuova al nostro viso. Ma che succede quando dobbiamo uscire ed affrontare la dura realtà o i tag alle foto degli amici di Facebook che, a tradimento, ci ritraggono senza neppure un effetto sfocato?

In attesa della crema miracolosa ringiovanente-piallante-fammi-tornare-ai-ventanni, l’unica cosa da fare è continuare a cercare il prodotto che meglio si adatta alla nostra pelle, farci consigliare, scambiarci impressioni.

Oggi quindi vi parlo di LUMINESCE CELLULAR REJUVENATION SERUM della JEUNESSE  , un siero che riduce la comparsa delle linee sottili e delle rughe, rivitalizza ed illumina la pelle del viso.

Sono sufficienti pochissime gocce (e meno male dato che la fascia di prezzo è medio-alta), da applicare la mattina prima della crema idratante.

L’effetto non è immediato ma devo dirvi che, dopo qualche giorno di applicazione, ho notato la differenza. Il viso appare più disteso, uniforme e luminoso.

Per info: Instagram e Facebook 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LA MAMMA, LA DIETOLOGA ASSEGNATA D’UFFICIO

Le nonne si sa, sono fissate con il cibo. Pare che, dalle quantità che ingurgitiamo ogni giorno, dipendano tutti gli equilibri del mondo.
Per loro siamo sempre sciupate. L’unica volta che mia nonna mi disse di vedermi bene fu quando ero incinta e avevo 25 chili in più.
Ora che lei non c’è più, la dietologa che mi è stata assegnata d’ufficio è mia madre, la quale convoglia sull’alimentazione qualunque mio stato psico-fisico.
– Sono stanca.
– E’ perché mangi poco.

– Ho mal di testa.
– Perché mangi poco.

– Ho mal di pancia.
– Mangi poco.

– Mi fa male una caviglia.
– E’ perché mangi poco.
– Scusa ma cosa c’entra con il male alla caviglia?
– Ti nutri poco, sei carente di vitamine e calcio, il calcio serve per rinforzare le ossa perciò se hai le ossa deboli è perché mangi poco.

Il cibo, in una famiglia come la mia in cui mamma adora cucinare, è sempre stato il motore della quotidianità familiare, il nucleo intorno al quale ruotava la nostra esistenza.
Alle otto della domenica mattina, la casa era già un concentrato di odori vari, che cambiavano a seconda della stagione, ad eccezione di uno, immutabile e resistente a qualsiasi variazione climatica: il soffritto.
Ho vissuto tutta la mia adolescenza con un incubo costante che si verificava puntualmente, alle sette della mattina, mentre facevo colazione. Il domandone fatidico: “Cosa vuoi mangiare a pranzo?
Ora voi capite che nella fase adolescenziale, tra il turbinio di ormoni, la musica orrenda sparata nelle orecchie, l’uscita pomeridiana con la Giò, la Baby, la Francy e la Lety e il diario segreto da riempire di stickers e foto di Tom Cruise (era la fase Top Gun), l’ultimo dei miei problemi fosse cosa mangiare a pranzo.
Inutile dire che la mia risposta era sempre la stessa: “Non lo so, quello che c’è!”
Tuttavia, per mia madre, quella risposta era inaccettabile. Il punto è che lei sentiva questa esigenza di variare il menu due volte al giorno e sperava che, con le mie richieste, potessi suggerirle delle idee.
Io. Che a dodici anni conoscevo l’esistenza di quattro tipi di cibo solido: pasta, pane, carne, verdure (e per verdure intendo tutta la roba verde che sta nel reparto orto-frutta) e credevo che si mischiassero tra loro grazie a qualche sorta di rito magico.
Ecco, se io rivolgessi questa domanda ai miei figli e loro mi rispondessero così, sarei la donna più felice del mondo. Io però non glielo domando. In primo luogo perché tra i miei tanti talenti non c’è quello di saper cucinare quindi il mio menù è vario quanto quello della paninoteca di una stazione di servizio. In secondo luogo, mi arriverebbero richieste assurde di hamburger a tre piani più patatine fritte, cotolette fritte fritte, lasagne fritte, trionfo di fritti.
E poi, mi sono ripromessa di non tormentare i miei figli con “Hai mangiato? Cosa vuoi mangiare? Perché mangi poco?” essendo una fervente sostenitrice del detto Bambino che non mangia, ha già mangiato o mangerà. Il cibo non può monopolizzare il dialogo tra madre e figli come accadeva a me.
Quando il mio bambino, come è accaduto oggi, verrà a casa e sentendosi pronto per un dialogo adulto mi chiederà:
“Mamma cos’è il sesso?” io gli risponderò:
“Hai mangiato? Cos’hai mangiato?”.

 

LA PROVA COSTUME? PENSIAMOCI ORA

Una cosa in tanti anni l’ho imparata: la preparazione della prova costume inizia nel momento in cui la prova costume è una lontanissima minaccia.
E per due motivi. Uno, ben noto, riguarda il fatto che un esercizio e un’attenzione costante e duratura nel tempo, anche se minima, porta dritte dritte al traguardo prefissato. Due, non meno importante, è il risparmio economico. Sono diversi infatti i pacchetti ultra convenienti che centri di bellezza e palestre offrono in questo periodo.

Un esempio è il centro Timodella che è sempre all’avanguardia sul fronte della cura del corpo con macchinari innovativi, personale altamente specializzato e un’attenzione per le singole esigenze della clientela che li rende davvero speciali. Frequento questo centro dall’ormai lontano 2012 e parlo con cognizione di causa.

Proprio perché al centro Timodella mi conoscono bene, sanno quanto io sia pigra e voglia ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo. Bene, se siete come me, vi dico solo una parola: T-TONE.

Il T-Tone è un elettrostimolatore medicale avanzato (non lo trovate nei centri estetici per intenderci) che permette di personalizzare il programma di lavoro a seconda delle proprie esigenze. Si differenza dai comuni elettrostimolatori in quanto, oltre all’utilizzo dei raggi infrarossi per aumentare la vascolarizzazione e quindi l’apporto di ossigeno ai muscoli, prevede l’applicazione di creme tonificanti che, grazie al calore dei raggi infrarossi che dilata i pori della pelle, riescono ad agire con maggiore efficacia.

Si tratta di un trattamento perfetto per le persone pigre come me che preferiscono far lavorare i muscoli senza muovere un muscolo ma anche per chi, avendo problemi alle articolazioni o alla schiena, non può compiere sforzi. Perfetto inoltre come ginnastica post parto per tonificare i muscoli dell’addome.

Ovviamente il trattamento non ha alcuna controindicazione, richiede solo un po’ di tempo a disposizione – una seduta dura all’incirca 45 minuti – e costanza (inizialmente due sedute alla settimana, poi una per il mantenimento).

Il T-Tone è solo uno dei tanti trattamenti per perdere peso e tonificare che trovate nel centro Timodella. Se invece siete magre e toniche (beate voi) e volte solo essere belle, sappiate che il centro ha anche un’ampia area dedicata ai trattamenti estetici per viso e corpo (cerette, massaggi, radiofrequenza, pulizia viso e tanto tanto altro).

Info: Timodella Bologna

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Seduta di T-Tone
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T-Tone

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ANSIA DA REGALO? NON PIU’ CON LA MINI PLANNER DI FRANCESCA MEANA DESIGN

Avete l’ansia da regalo? Temete di arrivare all’ultimo con la sola possibilità di acquistare sali da bagno o la trousse di Pupa? Volete un’idea originale dai costi contenuti e che vi faccia fare un figurone?

Ho la soluzione per voi.

La Mini Planner di Francesca Meana Design è uno degli oggetti più originali che circolano in questo momento e credo che presto diverrà un must have.

Che cos’ha di originale? TUTTO.

Intanto la copertina è personalizzabile. Ciò significa che oltre a poter scegliere tra una vasta gamma di immagini e colori, potete renderla unica facendoci scrivere sopra il nome, il nick usato sui social o il soprannome.

L’originalità non si trova solo all’esterno ma anche all’interno della mini planner in quanto la sua creatrice, insieme ai giorni e ai mesi rigorosamente scritti a mano, ha inserito quelli che lei chiama “elementi di disturbo” ossia disegni, commenti e tanto spazio per scrivere pensieri o semplicemente liste di cose da fare. Insomma da semplice agenda può trasformarsi in un simpatico diario sul quale appuntare quello che verrà nel nuovo anno.

E’ stata concepita per restare aperta sul vostro tavolo o la vostra scrivania ma si trasporta facilmente in borsa grazie alle dimensioni contenute.

Per info, aggiornamenti e disponibilità potete andare sulla pagina Facebook che trovate qui.

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N+1 VITE TORNA A BOLOGNA SABATO 10 DICEMBRE

Per scrivere occorrono fantasia, pazienza, lucidità, tempo.
O, almeno, questo è ciò che succede quando non hai idee e pensi troppo a ciò che vuoi dire.

Ci sono momenti, invece, in cui le dita danzano sulla tastiera e le immagini che stai descrivendo scorrono così velocemente nella tua mente che quasi hai paura che, nel tempo necessario a trascriverle, tu possa dimenticarle.
E’ un piccolo miracolo ogni volta e ogni volta penso che sarà l’ultimo.

L’ultimo miracolo è accaduto con LA LISTA DEI BUONI MOTIVI PER LASCIARTI il racconto che ho scritto questa estate e che è stato scelto ed inserito da Gemma Edizioni nel nuovo libro N+1 Vite (in vendita qui).

LA LISTA DEI BUONI MOTIVI PER LASCIARTI racconta di una donna decisa a lasciare il proprio compagno per motivi che apparentemente paiono plausibili ma che nascono unicamente dalle sue insicurezze. Essendo impulsiva e codarda, decide di non attendere il rientro di lui a casa ma di andare sul suo posto di lavoro così da poterlo lasciare e poi andarsene per sempre, senza concedergli il diritto di replica. Il compagno, però, lavora in una clinica psichiatrica e riuscire a parlargli non sarà così facile.

Di questo e degli altri racconti presenti in N+1 VITE parleremo alla presentazione che si terrà sabato 10 dicembre alle ore 17.00, presso la LibrOsteria Vamolà in via delle Moline 3 a Bologna.

Le presentazioni di NVITE e N+1 VITE sono esperienze che vi consiglio di provare almeno una volta.
Contrariamente a quanto accade di solito, i veri protagonisti delle presentazioni non sono solo gli autori ma anche le persone che vi assistono. Perché N+1VITE parla di storie che tutti abbiamo vissuto. Amore, amicizia, famiglia, malattia, paura coinvolgono tutti e tutti possono ritrovarsi tra le pagine del libro.

Senza contare che la Gemma Edizioni fa le cose in grande e ha chiamato dei veri attori per leggere dei piccoli stralci dei racconti.

Infine potrete acquistare una copia del libro e farvi scrivere una dedica da me e dagli autori presenti. Volete mettere che bel regalo di Natale?

Io sono pronta ad emozionarmi insieme a voi.

Vi aspetto!

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Presentazione NVITE Vamolà Bologna Aprile 2016
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Presentazione NVITE Marzo Roma 2016

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L’INTERNET

Un giorno ci diranno che l’olio di palma non solo non era dannoso ma faceva pure bene alla nostra salute.
Ci diranno che le scie chimiche hanno effettivamente condizionato le nostre menti e da quelle è nato l’Isis.
Un giorno ci diranno che i vaccini fanno malissimo.
Ci diranno che la Ray Ban inutilmente ha cercato di vendere i suoi costosissimi occhiali a soli 19,99 euro ma nessuno le ha creduto.
Che è possibile enlargiare il penis ma tutti hanno ignorato la notizia buttando quelle email nello spam.
Ci diranno che Trump ha Gandhi tatuato tra le scapole mentre Obama ha una svastica tatuata sulla chiappa destra.
Ci diranno che certe persone visualizzano ma non rispondono non perché siano stronze ma perché soffrono di amnesie improvvise.
Un giorno ci diranno che i carboidrati sono dietetici e che ingrassavamo per la troppa acqua contenuta nelle verdure.
Un giorno ci diranno che non avevamo capito niente, che vivevamo in un mondo falso, raggirati dalle lobby e da poteri oscuri.
Ma quel giorno non è oggi.
Oggi io scelgo di restare aggrappata a quel briciolo di verità che vogliono spazzare via. Oggi scelgo di usare l’intelligenza di cui la natura mi ha dotato per capire cos’è l’attendibilità. Scelgo di credere che in mezzo al marcio che ci nuota intorno ci siano verità assodate che portano a vaccinare i nostri bambini, a mettere nello spam le email che regalano Iphone e Ray-Ban come fossero caramelle, a rimuovere dagli amici quelli che condividono foto di corpi straziati perché solo così possiamo capire gli orrori che loro stessi contribuiscono a diffondere.
Io scelgo di credere che in mezzo al marcio che ci nuota intorno l’amore, l’amicizia e la solidarietà abbiano ancora un valore e che solo grazie all’esistenza di sentimenti così potenti si possa non solo sopravvivere ma vivere e si possa guardare i nostri figli negli occhi ed incoraggiarli ad essere persone migliori di noi.
Oggi io scelgo e poter scegliere, credetemi, è già una grande conquista.

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IL PRODOTTO DEL MESE: MASCHERA PER CAPELLI NOAH

Immaginate un fascio di luce che vi indica la via, qualcosa di inspiegabile che vi porta a compiere un’azione senza pensare.

Deve essere andata così quando ho preso dallo scaffale la maschera rigenerante all’olio di Argan per i capelli molto secchi, sfibrati e trattati della NOAH . Lo ammetto, non conoscevo questa azienda e resterò con il rimorso di aver vissuto per anni nella assoluta ignoranza.

Perché la NOAH è un’azienda strepitosa e questa maschera si merita di essere eletta IL PRODOTTO DEL MESE.

La NOAH , per chi non la conoscesse ancora, formula e produce in Italia ed i suoi prodotti, dedicati principalmente ai capelli, contengono derivati vegetali ed oli essenziali puri. Non contengono invece parabeni, paraffina, oli minerali, DEA e SLS.

Nonostante io abbia una vera fissazione per i capelli, da tempo non acquistavo delle maschere, ritenendole superflue e preferendo optare per dei prodotti da applicare successivamente al lavaggio, prima di asciugarli.

La maschera rigenerante di Noah mi ha fatto ricredere.
Sono rimasta colpita dalla sensazione di morbidezza che si ha già al risciacquo. Morbidezza che perdura fino al lavaggio successivo.

Chi, come me, ha i capelli secchi sa quanto si debba lottare contro l’effetto scopa di saggina, soprattutto nelle punte. Vi sorprenderà quindi sentire i capelli morbidi e setosi. Per non parlare della delicata profumazione che lascia nonostante l’uso di asciugacapelli e piastra.

Posto che nessuna crema faccia miracoli e che al di là del nutrire ed idratare, uno dei migliori rimedi resti spuntare spesso i capelli evitando che le punte restino lì a sfibrarsi, mi sento davvero di consigliarvi questa maschera.

Io l’acquisto da Tigotà .

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UNA NUOVA PERLA TUTTA HOME MADE: OLMO

Ho scoperto per caso questo piccolo locale, aperto neppure sei mesi fa, in via Ercolani (a pochi passi dal Palazzetto dello Sport) che è un’autentica perla.

Si chiama Olmo e tutto ciò che viene servito in tavola, dal pane alle salse, dalla pasta fresca alle torte, è preparato dallo chef Maolo Torreggiani. I piatti sono originali, variegati e accontentano anche i palati vegani. Potete mangiare degli ottimi primi come il riso alle erbe e cozze saltate, zuppe strepitose come il dhal di lenticchie bianche e polpettine di cous cous e ancora carne (il panino alle polpette, mangiato oggi, era davvero super) e pure il pesce.

Insomma ogni giorno Olmo è una scoperta e se anche non avete fame vi basterà dare un’occhiata alle foto del loro profilo Instagram ( olmo_bologna ) per sentire l’impellente esigenza di precipitarvi dentro il locale e provare ogni delizia, tra l’altro sono aperti sette giorni su sette (tranne la sera della domenica e del lunedì).

Perfetto per il brunch. Andate e fatemi sapere!

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Crema di ceci con rapa bianca e scorzonera
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panino con polpette al sugo, verdure e chips croccanti, crema di rape rosse
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Tripletta vegana: felafel con saionese al limone, riso saltato con verdure ed erbe saltate

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CAPELLI SANI, LUCENTI E MORBIDI CON IL TRATTAMENTO ALLA CISTEINA DI EQUIPE VITTORIO

Ci sono persone e attività, a Bologna, che negli anni sono diventate un’istituzione.
Una di queste è l’Equipe Vittorio, salone storico della città che dal 1970 è un punto di riferimento del settore in quanto, in oltre quarantasei anni, ha saputo innovare ed innovarsi anziché vivere di rendita sulla reputazione guadagnata agli inizi, come a volte, purtroppo, accade con i nomi importanti. 
L’Equipe Vittorio, infatti, non è conosciuta solo perché ospita le signore bene della città e accoglie le dive che passano da qui ma perché è sempre riuscita a vedere lontano e ad essere un passo avanti rispetto agli altri.
Chi mi segue da tempo sui Social conosce la mia fissazione per i capelli e quanto ci tenga ad averli sempre belli e sani. Era quindi inevitabile che la mia strada si incrociasse con quella di questo storico salone, che è l’unico a soddisfare sempre le mie aspettative.
L’ultimo trattamento provato è quello alla cisteina, un aminoacido non essenziale che ripara i capelli chiudendone le squame.
Se come me non amate le sedute interminabili e avete paura dei costi-sorpresa, ho due ottime notizie per voi.
La prima: il trattamento è velocissimo. La cisteina infatti viene applicata dopo il normale lavaggio e non ha bisogno né di posa né di risciacquo.
La seconda: il trattamento è davvero accessibile a tutte in quanto costa meno di una messa in piega.

Il risultato finale è commovente: punte dall’aspetto sano, capelli lucidi e soprattutto morbidissimi. Vi sarà difficile resistere alla tentazione di toccarli in continuazione!

 

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Con Vittorio, il fondatore del salone
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In posa per il trattamento alla cisteina
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Piega fatta!

 

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COCCOLARE IL PALATO MANGIANDO SANO? DA FRAGOLA E’ POSSIBILE

Quando scegliete un locale lo fate principalmente per la qualità del cibo. Se alla qualità del cibo si aggiunge la qualità del servizio, ecco allora che quel locale va dritto dritto nella lista dei preferiti.
Se andate da FraGola capirete quindi perché, anche con la pioggia e con il vento, io percorra a piedi oltre un chilometro per pranzare lì e, questo, nonostante lavori in pieno centro e pertanto abbia parecchia scelta senza allontanarmi troppo.
FraGola è una zupperia, frutteria, insalateria e juice bar che si trova in Piazza San Martino. Non pensiate però che sia uno di quei posti in cui esci e andresti a mangiarti una pizza. Infatti oltre a frutta e insalate, si trovano delle ottime zuppe (ogni giorno diverse), focacce e piatti composti (vegetariani e non solo).
Dimenticate anche l’equazione “mangiare sano = mangiare sciapo”, da FraGola si mangia in maniera salutare – con prodotti di alta qualità a prezzi competitivi – ma coccolando il palato.
E’ da FraGola che ho scoperto l’açaì, un frutto tropicale antiossidante e superenergetico che viene frullato insieme alla banana (il sapore di fondo è quello) e servito con frutta fresca in pezzi. Quando ero incinta ne mangiavo a chili e, d’estate, era il mio pranzo fisso. Considerando che ho partorito un bimbo di 4,3 chili comincio a pensare che l’açaì abbia fatto parecchio bene!
Il locale è stato rinnovato da poco. E’ più grande, luminoso e ha un lungo bancone scelto appositamente per rendere l’ambiente allegro e socialmente stimolante.
A breve, da FraGola si potrà anche fare colazione (yougurt e cereali, torte, pane e marmellata e ovviamente centrifugati e spremute) e il brunch nella giornata di sabato. Inoltre la prossima estate ci sarà anche il dehor. Ovviamente ci sono sia il il servizio di take away che di consegna a domicilio.

Sulla loro pagina Facebook (www.facebook.com/FrutteriaFragola ), poi, potete trovare il menu del giorno.
Un’ultima cosa: come avevo accennato all’inizio, oltre alla qualità del cibo è importante la qualità del servizio.
FraGola è diventato uno dei mie posti preferiti perché i titolari, Fabio e Stefania, hanno sempre il sorriso, sono cordiali, disponibili e ti fanno sentire come a casa. Scusate se è poco.

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