BOLOGNA TRA LE DIECI CITTA’ IN CUI SI MANGIA MEGLIO AL MONDO, PAROLA DI TELEGRAPH

Possiamo dichiarare senza timore di smentita che Il Telegraph ami moltissimo Bologna. Dopo averla consigliata come meta turistica e aver dichiarato che «è la migliore città per imparare l’italiano, perché le persone sono cordiali, non ci sono tanti turisti come Roma e Firenze, ma soprattutto perché ci sono ottimi corsi dove prendere lezioni» (qui potete trovare l’articolo http://www.telegraph.co.uk/travel/artsandculture/8752765/Italy-Language-lessons-in-Bologna.html ), qualche giorno fa ha inserito la città al settimo posto tra le dieci in cui si mangia meglio al mondo.

«Bologna è conosciuta come ‘La Grassa’, ‘The Fat One’”, per il suo cibo tra i migliori della nazione. Piena di negozi di alimentari, mercati di strada offre una fantastica gamma di opzioni per mangiare, da ristoranti raffinati a semplici trattorie» (http://www.telegraph.co.uk/travel/food-and-wine-holidays/The-worlds-best-cities-for-foodies/foodu-bolog-d3t3kb/)

Unica città italiana in classifica, nonostante le modeste dimensioni e nonostante non sia tra le mete turistiche più conosciute all’estero, possiamo dire che Bologna fa la sua grassa figura in mezzo a grandi capitali quali New York, Londra, Tokyo, Bangkok e Lima, per citarne alcune.

Io a ragù e mortadella ci sono cresciuta e sarei di parte ma ora che anche gli inglesi – sinceramente un po’ snob in quanto ad elargizione di riconoscimenti – hanno scoperto la nostra tradizione culinaria, possiamo affermare con orgoglio che non ce n’è per nessuno!

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La lasagna
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La mortadella

 

BOLOGNA E LA SCARAMANZIA

Se chiedete ai bolognesi se sono superstiziosi, la maggior parte di loro vi risponderà “Non lo sono ma…”. Esistono infatti alcuni riti scaramantici che anche i più scettici rispettano.
La maggior parte delle superstizioni arriva dall’epoca medioevale ed è legata in particolare all’università che, come saprete, è la più antica d’Europa.
Salire sulla Torre degli Asinelli (97 metri di altezza e 498 scalini), attraversare in diagonale Piazza Maggiore o leggere per intero la frase che campeggia davanti alla sede storica della facoltà di ingegneria compromette definitivamente la possibilità di laurearsi.

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Non tutti i gesti scaramantici però sono legati al mondo universitario. Ad esempio la scalinata che accompagna l’ascesa al santuario della Madonna di San Luca, lunga 300 metri, non va percorsa rimanendo sempre sotto il suo porticato. La motivazione va ricercata nel fatto che i portici della scalinata sono 666 ed il numero non è casuale.
A San Luca è legata un’altra superstizione questa volta relativa all’amore. Pare infatti che salire in coppia porti sfortuna pertanto se si vuole che la relazione continui è meglio evitare di godersi il meraviglioso tramonto che si gode nei giorni estivi dalla vetta del santuario.

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Verità o sciocchezze? Chi può dirlo? Sono salita sulla Torre degli Asinelli quando ero studente universitaria eppure mi sono laureata a ventiquattro anni. Conosco però un paio di coppie che sono state a San Luca e poco tempo dopo si sono lasciate.
Si sarebbero divise lo stesso? E’ probabile ma perché rischiare?