BOLOGNA E LA SCARAMANZIA

Se chiedete ai bolognesi se sono superstiziosi, la maggior parte di loro vi risponderà “Non lo sono ma…”. Esistono infatti alcuni riti scaramantici che anche i più scettici rispettano.
La maggior parte delle superstizioni arriva dall’epoca medioevale ed è legata in particolare all’università che, come saprete, è la più antica d’Europa.
Salire sulla Torre degli Asinelli (97 metri di altezza e 498 scalini), attraversare in diagonale Piazza Maggiore o leggere per intero la frase che campeggia davanti alla sede storica della facoltà di ingegneria compromette definitivamente la possibilità di laurearsi.

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Non tutti i gesti scaramantici però sono legati al mondo universitario. Ad esempio la scalinata che accompagna l’ascesa al santuario della Madonna di San Luca, lunga 300 metri, non va percorsa rimanendo sempre sotto il suo porticato. La motivazione va ricercata nel fatto che i portici della scalinata sono 666 ed il numero non è casuale.
A San Luca è legata un’altra superstizione questa volta relativa all’amore. Pare infatti che salire in coppia porti sfortuna pertanto se si vuole che la relazione continui è meglio evitare di godersi il meraviglioso tramonto che si gode nei giorni estivi dalla vetta del santuario.

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Verità o sciocchezze? Chi può dirlo? Sono salita sulla Torre degli Asinelli quando ero studente universitaria eppure mi sono laureata a ventiquattro anni. Conosco però un paio di coppie che sono state a San Luca e poco tempo dopo si sono lasciate.
Si sarebbero divise lo stesso? E’ probabile ma perché rischiare?