SIAMO TUTTE CAGNE

Se pensate che la giornata contro la violenza sulle donne sia principalmente un messaggio che va indirizzato agli uomini avete perso in partenza.

Se pensate che la giornata contro la violenza sulle donne sia postare una foto in memoria di Melania Rea, subito dopo aver dato della cagna ad una fashion blogger poco vestita su Instagram, ecco, abbiamo perso tutti.

Perché la violenza non riguarda solo le botte. La violenza è anche quella delle parole, degli insulti gratuiti, dell’intolleranza. E coinvolge tutti. Anche le donne stesse: a volte protagoniste, altre volte complici silenziose.

Allora, ancor prima di condividere le foto delle scarpe rosse, dovremmo ricordarci del rispetto. E, cosa ancor più difficile, dovremmo liberarci una volta per tutte di quei pregiudizi primitivi e maschilisti che denigrano la donna e la rendono facile vittima di insulti e derisioni.

Mi rivolgo soprattutto alle donne.

Siamo tutte cagne, troie, puttane per chi non sa cosa sia il rispetto per l’altro.

Siamo tutte potenziali vittime di violenza.

E allora insegniamo ai nostri figli il rispetto e non dovremo spiegare loro che una donna non si picchia e non si offende. E diamo per prime l’esempio agli altri evitando offese gratuite e per motivi futili solo perché ci sentiamo dalla parte della ragione o perché l’anonimato e uno schermo ci “proteggono”.

Uno schiaffo da parte di un uomo non fa meno male di un “troia” scritto o urlato da una donna.

Se ci stanno davvero a cuore le donne, dimostriamolo con i fatti. Noi, per prime.

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