Sul web sono approdata per puro caso spinta dalla curiosità. Mi sono iscritta a Twitter per lo stesso motivo per cui, inizialmente, si iscrivono tutti: seguire i vip. E’ finita che i vip hanno iniziato a seguire me.
Ho scoperto presto che i 140 caratteri si adattavano perfettamente al mio stile fatto di ironia pungente e, soprattutto, autoironia.
“La mia vita è una sitcom” è la frase che accompagna la mia bio. Mi piace trovare il risvolto divertente delle vicissitudini quotidiane, almeno quando non sono impegnata ad imprecare lungo i corridoi dei tribunali, in mezzo al traffico o al parco tra palloni, macchie di erba e urla.
Il mio stile ironico non è passato inosservato. Nel 2013 la mia faccia ed il mio nick sono finiti su un articolo di Donna Moderna che si occupava delle “vere Twitstar” ossia persone comuni che piacciono e vengono seguite più dei vip per le loro vite normali.

La crescente popolarità ha portato nuovi contatti e nuove collaborazioni, sia in qualità di influencer per la televisione (Il Grande Fratello, Amici di Maria De Filippi, C’è Posta per te, L’Isola dei famosi e L’isola di Adamo ed Eva per citarne alcuni), che in qualità di testimonial per il digital marketing.


Nel gennaio 2016 ho avuto l’onore di essere scelta dal Teatro Comunale di Bologna come voce social per l’apertura della stagione lirica 2016 raccontando live twitting l’Attila di Verdi e la Carmen di Bizet.

Dato che fare la mamma, l’avvocato e la social addicted non mi è sufficiente, nel tempo libero amo scrivere, soprattutto racconti. Ed è proprio all’inizio del 2016 che un mio racconto è stato scelto e pubblicato, insieme ad altri racconti di diversi autori, dalla Casa Editrice Gemma Edizioni.
Ma di questo vi parlerò un’altra volta.