LA RISPOSTA GIUSTA E’ IL MULTICOLORE

E’ successo all’improvviso, in un pomeriggio invernale qualunque, in cucina, con la cena da preparare ed il bambino sul seggiolone che giocava con il Didò. Aveva diversi blocchetti di vari colori e voleva mischiarli tutti insieme. Gli ho detto che non si poteva, che sarebbe venuto un pasticcio e che era meglio giocare separatamente con l’arancione, il blu, il verde ed il rosa. Tutt’al più avrebbe potuto accostarli ma mai mischiarli.
Ho continuato a cucinare ma quando mi sono voltata per dare un’occhiata a mio figlio, ho visto che aveva fatto l’opposto di ciò che gli avevo detto. Aveva preso i vari blocchetti di Didò e li aveva impastati tutti insieme. Un unico blocco multicolore.
Stavo per rimproverarlo. Per un attimo ho provato quasi fastidio per quell’ammasso sovversivo.
Poi ho capito.

Ho capito che aveva ragione lui. Che bisogna smettere di avere degli schemi mentali. Che io dovevo smettere di averne.
Dove stava scritto che i colori dovessero rimanere separati? Chi ci impediva di creare animaletti color arcobaleno ed uscire dallo scontato maialino rosa o dal pesce rosso?
Il piccolino, a soli due anni, mi aveva appena aiutato. Mesi di tormenti e lui, con un gesto apparentemente così semplice, mi aveva dato la soluzione: dovevo uscire dagli schemi che mi ero autoimposta.
A lungo ho pensato che la mia vita dovesse andare avanti così, con ogni colore ordinatamente al suo posto. Perché? Non vi so rispondere. Forse, semplicemente, avevo bisogno di tempo e avevo bisogno che qualcuno mi aprisse gli occhi anche se, lo ammetto, non mi aspettavo che quel qualcuno fosse il mini me.

Non posso sapere come sarà il 2017.

So per certo che mischierò i colori, che non mi accontenterò dei no che arriveranno – quando avrò la fortuna di ricevere una risposta – che studierò e mi rimetterò in gioco.
Forse ci vorrà molto tempo, forse non cambierà assolutamente nulla ma almeno non avrò rimpianti. Potrò dire di non essermi rassegnata a vivere tra file di colori separati perché la rassegnazione non fa parte di me. Anche se dovessi fallire, potrò dire di averci provato, fino all’ultimo.

Ci vuole coraggio, anche per mischiare i colori.

Fatelo anche voi, sempre.

Io intanto vado a scrivere il curriculum.

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